Dopo l'irrisolto "Tre piani", Moretti si rimette in scena come protagonista assoluto. "Il sol dell'avvenire" ripropone lo stile indisciplinato e inventivo di un metteur en scene che, giocando coi propri cliché, affronta la sua storia dislocandola su tre piani (e altrettanti livelli cinematografici): quella personale, quella politica e quella cinematografica. L'esito è la summa poetica di uno dei grandi maestri del cinema europeo
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